EPILOGO E/O PROLOGO

Primavera 2023 Minorca – appena terminata opera “imagine“.

Prendo la parola e questa volta decido di scrivere e comunicare in prima persona.
Prima però vorrei ricordare alcune parole che alcuni amici hanno scritto in passato su di me, un ricordo che forse meglio farà comprendere e giustificare la mia nuova svolta.

Amico Federico: “tante vite vissute con intensità, passione, dedizione e senza troppo attaccamento a ciò che si è diventato”

Amico Maurizio: ” So di una massima a cui Guido è affezionato, una sorta di “bussola” simbolica per le scelte professionali, ma valida anche per le inevitabili “curve” della vita, una massima che ha sempre condiviso con le persone con cui ha confidenza: “…se continui a fare quello che hai sempre fatto arriverai dove sei già arrivato… “ Una massima da spirito libero e irrequieto”… ”C’è un aggettivo che credo possa tenere unite bene le attività di Guido; ha un origine remota, sembra risalente all’antica Roma. I Romani per riparare statue marmoree utilizzavano la cera, mascherandone i difetti, le crepe, le falle. Sine Cera Era perciò l’equivalente di un manufatto senza trucco e senza infingimenti, qualcosa di schietto, tal quale.”

Amica Anna Maria: ”C’è, infine, una sorta di ancestrale autosufficienza nelle opere di Guido Profumo, come quando si parte per una spedizione. C’è l’indispensabile. C’è ciò che serve, ciò che troviamo in natura, dentro di noi, recuperando e riciclando gli elementi interni ed esterni, con senso pratico nel rispetto della loro essenza (come in “Naturale, minimale sobrio”): c’è sempre un atto di decisione prima di salpare con la propria vela.”

Amico Pino: “Ho “sbirciato” a Minorca il suo fare arte, in modo instancabile, quasi inarrestabile” …

Sono mesi che non sento l’impulso frenetico di riversare emozioni su tela…
Nei mesi precedenti è venuto a calare quell’impulso del dipingere che mi aveva arato e seminato al punto di voler a fondo conoscerne il mondo a tutto tondo e senza risparmiarmi tra opere , cataloghi , esposizioni, comunicazione e partecipazione.
Ne prendo atto consapevole che se l’impulso di produrre e comunicare si è ridotto allora credo sia coerente vivere in maggiore intimità il mio modo di far arte.
Una coerenza che peraltro, se mi guardo dall’esterno, manifestavo già nella mia produzione attraverso un percorso che dichiaravo indirizzato a liberarmi del superfluo e degli eccessi, un percorso di sottrazione teso all’ESSENZIALE…
Questo percorso ora lo sto indirizzando alla Natura e a ciò che della Natura mi appassiona…
La cultura, i valori e l’Arte sono stati, sono e saranno capisaldi del mio percorso di vita e suggestione per ogni mia scelta .
Sono convinto nessun amico o conoscente resterà deluso da questa mia ulteriore svolta…il rinnovare le passioni ha sempre contraddistinto le mie scelte di vita: “Sine Cera“.
“C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la  propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal  tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in  realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante  di un futuro certo”
(Dalla lettera di McCandless scritta all’amico Ronald Franz)”
ECCO ! Oggi penso e sento che il mio “far Arte” non debba correre il rischio di diventare involontaria espressione di sicurezza, conformismo, tradizionalismo.
Da irrequieto qual sono non ricerco la pace dello spirito …inseguo questa meravigliosa avventura che la vita può offrirci a condizione si viva con sincera passione ed entusiasmo.
Ringrazio tutti coloro che hanno in questi anni apprezzato il mio impegno artistico e che mi auguro continueranno ad apprezzarlo anche in questa rinnovata fase.